Decine di quattrozampe finiti dal veterinario, un’unica diagnosi : a procurare loro problemi il cibo. È partita da questi elementi l’indagine della guardia di finanza padovana che ha portato nei giorni scorsi al sequestro di 3 quintali di cibo per animali per un valore di circa 60 mila euro. Nei guai è finito il titolare di un negozio di Vigodarzere denunciato per frode in commercio. Sugli scaffali, le fiamme gialle, hanno trovato regolarmente esposti e pronti per la vendita, centinaia di confezioni di alimenti destinate al mondo dei quattro zampe in parte privi della data di scadenza ed in parte scaduti. La successiva perquisizione del magazzino ha portato inoltre al rinvenimento, tra alcuni sacchi privi della data di scadenza, degli strumenti utilizzati proprio per la cancellazione di questi dati. Fogli di carta assorbente intrisi di solvente e macchiati di nero, erano lo strumento probabilmente utilizzato per effettuare le operazioni di cancellazione. Nessuno sconto per chi acquistava quel cibo, che non era in offerta speciale, bensì venduto a prezzo intero. Un prezzo caro visti gli esiti sulla salute delle povere bestiole e poiché si trattava di alimenti destinati ad animali affetti da patologie e per questo bisognosi di una dieta specifica.
La Direzione Veterinaria dell’Esercito Italiano di Padova ha accertato che l’assunzione di questi alimenti oltre la data di scadenza da parte di animali che necessitano di diete particolari può risultare dannoso in quanto il cibo, nella migliore delle ipotesi, risulta privo degli elementi nutrizionali per i quali il prodotto è nato.
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