Permessi di soggiorno in cambio di somme di denaro. È quanto avveniva all’interno del Commissariato di Jesolo dove tre poliziotti sono finiti in manette assieme a 6 immigrati. A far emergere la vicenda la squadra mobile di Venezia che con un’indagine avviata nel 2012, grazie ad una soffiata, è venuta a capo di un giro di falsi permessi gestito da un ispettore 52enne addetto al settore immigrazione, da un sovrintendente della polizia scientifica di 49 anni e da un collega 50enne responsabile del posto di foto segnalamento, tutti in servizio presso lo stesso Commissariato Jesolano e residenti nella provincia di Venezia.
I primi due sono accusati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, contraffazione di documentazione. A carico del terzo anche il reato di corruzione continuata era lui infatti a chiedere somme di denaro per anticipare gli appuntamenti degli stranieri.
Con i tre sono finiti in carcere il titolare di un noto ristorante indiano della zona un cittadino bengalese di 40anni, e altri 5 immigrati, tra cui un bosniaco, un cinese, un bengalese e una colombiana 27enne arrestata mentre stava per lasciare l’Italia.
Nell’ operazione sono stati denunciati anche 20 stranieri, che avevano ottenuto permessi di soggiorno senza averne titolo, dietro il pagamento di ingenti somme di denaro.
Permessi di soggiorno: arrestati 6 immigrati e 3 poliziotti a Jesolo
Permessi di soggiorno in cambio di somme di denaro. È quanto avveniva all’interno del Commissariato di Jesolo dove tre poliziotti sono finiti in manette assieme a 6 immigrati. A far emergere la vicenda la squadra mobile di Venezia che con un’indagine avviata nel 2012, grazie ad una soffiata, è venuta a capo di un giro di falsi permessi gestito da un ispettore 52enne addetto al settore immigrazione, da un sovrintendente della polizia scientifica di 49 anni e da un collega 50enne responsabile del posto di foto segnalamento, tutti in servizio presso lo stesso Commissariato Jesolano e residenti nella provincia di Venezia.
