Cronaca

Delitto “Gorgo al Monticano”: cassazione annulla ergastolo, processo da rifare per un imputato

Scritto da Redazione

Decisione shock da parte della Cassazione su uno dei delitti più atroci degli ultimi anni, quello del massacro di Gorgo al Monticano in provincia di Treviso. La notte del 21 agosto 2007 un gruppo di tre cittadini albanesi massacrò marito e moglie. Le indagini portarono ad individuare i tre autori: Alin Bogdneau, basista del delitto, condannato a 18 anni di reclusione, Arur Leshi che alcuni anni fa si tolse la vita in carcere e Naim Stafa. Quest’ultimo considerato la mente e l’organizzatore del duplice delitto, venne condannato all’ergastolo dalla Corte D’Assise d’Appello di Venezia. Ora la Cassazione ha annullato la sentenza accettando il ricorso presentato dal legale di Naim Stafa.

Decisione shock da parte della Cassazione su uno dei delitti più atroci degli ultimi anni, quello del massacro di Gorgo al Monticano in provincia di Treviso. La notte del 21 agosto 2007 un gruppo di tre cittadini albanesi massacrò marito e moglie. Le indagini portarono ad individuare i tre autori: Alin Bogdneau, basista del delitto, condannato a 18 anni di reclusione, Arur Leshi che alcuni anni fa si tolse la vita in carcere e Naim Stafa. Quest’ultimo considerato la mente e l’organizzatore del duplice delitto, venne condannato all’ergastolo dalla Corte D’Assise d’Appello di Venezia.  Ora la Cassazione ha annullato la sentenza accettando il ricorso presentato dal legale di Naim Stafa.

I giudici avrebbero riconosciuto quanto sostenuto dal difensore dell’imputato, Sabrina Dei Rossi, relativamente ad un vizio di legittimità nella sentenza prodotta dalla Corte d’Appello. In particolare, la violazione di legge riscontrata, consiste nell’aver applicato, le aggravanti determinate da futili motivi e nell’aver eseguito sevizie o crudeltà nei confronti delle vittime.

La difesa di Stafa , ha sempre sostenuto che queste contestazioni non possano essere mosse nei confronti di chi non abbia materialmente commesso il fatto, in questo caso il duplice omicidio, circostanza quest’ultima accertata nel corso dei processi. Gli atti, dunque, saranno rinviati alla magistratura veneziana per l’istruzione di un nuovo dibattimento. La decisione della Cassazione ha già scatenato una serie di reazioni tra le quali la paura che per decorrenza dei termini, Stafa, che si trova rinchiuso nel carcere di Prato possa tornare in libertà. In attesa del nuovo processo infatti potrebbero scadere i termini di detenzione e l’imputato potrebbe fuggire. Per la maggior parte delle persone che hanno rilasciato commenti si tratta di un enorme ingiustizia. Tra l’altro nel delitto è sempre emersa la figura di un quarto uomo che non è mai stato identificato.

 

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