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PADOVA: VENERANDA ARCA E VATICANO LITE IN BASILICA

Dopo il caso dei mini appartamenti ricavati dalla casa del custode e messi in affitto al miglior offerente, meglio se non famiglie, visti i 35 metri q. di cui si compongono e su cui è aperta un’indagine della procura, la Basilica del Santo torna a far discutere. Questa volta per la mancata intesa fra Veneranda Arca e Stato del Vaticano. Il primo è l’ente che da oltre seicento anni sovrintende alla manutenzione ed al miglioramento degli edifici monumentali del complesso antoniano, il secondo di fatto è il proprietario della Basilica

Dopo il caso dei mini appartamenti ricavati dalla casa del custode e messi in affitto al miglior offerente, meglio se non famiglie, visti i 35 metri q. di cui si compongono e su cui è aperta un’indagine della procura, la Basilica del Santo torna a far discutere. Questa volta per la mancata intesa fra Veneranda Arca e Stato del Vaticano. Il primo è l’ente che da oltre seicento anni sovrintende alla manutenzione ed al miglioramento degli edifici monumentali del complesso antoniano, il secondo di fatto è il proprietario della Basilica. Fra i due sembra ora non correre buon sangue a causa dell’ultimo bilancio. Il Vaticano non lo avrebbe approvato e sull’incartamento niente firma del cardinale Tarcisio Bertone. A sollevare lo scontro i 213 mila euro spesi dalla Biblioteca Antoniana e il conseguente dissenso della Veneranda Arca a riparare il buco. L’Arca infatti ha della biblioteca responsabilità in quanto a manutenzione ma non a gestione. La questione potrebbe intraprendere vie giudiziarie, annuncia il presidente della Veneranda Arca Gianni Berno, che aggiunge la propria perplessità davanti alle continue difficoltà di rapporto con la curia romana. Di certo in Basilica l’aria è tutt’altro che pacifica.

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Redazione