Cronaca

PADOVA: PICCHIA LA MOGLIE, ALLONTANATO DA CASA

Scritto da Redazione

Per anni l’ha minacciata di andarsene da casa portando con sé il loro piccolo. “Dammi la fede o ti taglio il dito” le ha urlato in più occasioni, perché anche il simbolo dell’amore di un tempo per lui aveva un valore: quello economico che avrebbe potuto ricavare vendendolo. Già altri monili della donna nel tempo erano spariti. Lui romeno 37 enne, nulla facente, lei impiegata padovana di qualche anno più grande insieme da una decina di anni e da 5 genitori

Per anni l’ha minacciata di andarsene da casa portando con sé il loro piccolo. “Dammi la fede o ti taglio il dito” le ha urlato in più occasioni, perché anche il simbolo dell’amore di un tempo per lui aveva un valore: quello economico che avrebbe potuto ricavare vendendolo. Già altri monili della donna nel tempo erano spariti. Lui romeno 37 enne, nulla facente, lei impiegata padovana di qualche anno più grande insieme da una decina di anni e da 5 genitori. Davanti al bambino avvenivano le scenate, le liti di quell’uomo con il quale il rapporto era diventato insostenibile, degenerando giorno dopo giorno. La vita in quell’appartamento dell’Arcella era diventata un inferno. L’uomo offriva ospitalità a connazionali, facendoli dormire in casa, senza mai nemmeno chiedere l’opinione della dona.
Ma le vessazioni che il romeno 37enne infliggeva alla moglie non erano solo psicologiche. Lo scorso marzo la donna è finita all’ospedale con una prognosi di 15 giorni. Sul corpo i lividi di quell’amore ormai trasformatosi in odio. Forse lo spavento per quanto accaduto, forse la voglia di dire basta e la donna denuncia il marito alla polizia. Scattano le indagini e i racconti delle vessazioni trovano riscontro anche nelle testimonianze delle maestre del piccolo che da qualche tempo avevano notato crescere il disagio nel bambino.
L’uomo ora è stato raggiunto da un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Non potrà più incontrare la moglie e il figlio né frequentare i luoghi da loro abitualmente

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