Cronaca

Teolo: sopralluogo in via Siesa sulla Sp 43

Scritto da Redazione

Sopralluogo sulla Strada Provinciale 43 sui Colli Euganei. La strada ieri è stata chiusa per una frana che ha fatto cedere il manto stradale di 30 centimetri. Sul posto è stato eseguito un incontro con la Presidente della Provincia di Padova Barbara Degani con delega alla Difesa del Suolo e il Vice Presidente con delega alla Viabilità Robeto Marcato era presente anche il Presidente del Parco Colli. La Provincia ha immediatamente dato incarico ad un geologo che oggi ha iniziato i rilievi per analizzare la situazione prima di capire come è meglio intervenire

Sopralluogo sulla Strada Provinciale 43 sui Colli Euganei. La strada ieri è stata chiusa per una frana che ha fatto cedere il manto stradale di 30 centimetri. Sul posto è stato eseguito un incontro con la Presidente della Provincia di Padova Barbara Degani con delega alla Difesa del Suolo e il Vice Presidente con delega alla Viabilità Robeto Marcato era presente anche il Presidente del Parco Colli. La Provincia ha immediatamente dato incarico ad un geologo che oggi ha iniziato i rilievi per analizzare la situazione prima di capire come è meglio intervenire. L’obiettivo, infatti, è quello di trovare una soluzione definitiva riaprendo al traffico quanto prima. La frana che nei giorni scorsi era molto limitata era tenuta sotto controllo da giorni. Ieri è avvenuto il cedimento del manto stradale in concomitanza con la rottura di una tubatura dell’acqua. Fondamentali per capire gli interventi da eseguire saranno le valutazioni del professionista. Non è escluso che a provocare la drammatica situazione sia stata una falda d’acqua esistente visto che c’era una risorgiva, oppure se le cause sono da ricercare . Questa fonte si collegava a livello sotterraneo con un laghetto ancora visibile. La chiusura della risorgiva potrebbe aver determinato il lento cedimento della strada tanto che negli anni furono adottate una serie di soluzioni tampone.Tra queste, la costruzione di un muro in calcestruzzo che doveva contenere l’acqua e la piantumazione di pali in castagno. Questi interventi, che risalgono a una ventina d’anni fa, potrebbero però aver solo rallentato la frana. L’acqua infatti tende a seguire il suo corso naturale e andare sempre verso valle.

 

 

L'autore

Redazione