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TREVISO: DA REGIONE OK A NUOVI VIGNETI

Scritto da Redazione

Viticoltori contenti e ambientalisti sul piede di guerra che minacciano ora di occupare l’ufficio del governatore Zaia. A creare scontento da un lato ed euforia dall’altro sono i 343 ettari di terreno sulle colline trevigiane di Conegliano che presto verranno convertite in vigneto.

Viticoltori contenti e ambientalisti sul piede di guerra che minacciano ora di occupare l’ufficio del governatore Zaia. A creare scontento da un lato ed euforia dall’altro sono i 343 ettari di terreno sulle colline trevigiane di Conegliano che presto verranno convertite in vigneto.
Si perché la Regione ha dato il via libera all’impianto di nuovi vitigni di Glera per la produzione di Prosecco Doc. La decisione è arrivata dopo un’indagine condotta in collaborazione con Avepa: al 31 luglio 2012, i comuni della denominazione avevano ancora spazio per nuovi vitigni.
Una notizia considerata ottima per gli aspiranti produttori di Prosecco Doc, costretti da sempre a fare i conti con rigidi paletti di produzione, che impediscono che sul mercato finisca una quantità eccessiva di bollicine. Secondo quanto stabilito da un piano triennale la superficie complessiva massima destinata a vigneti non avrebbe potuto superare i 20 mila ettari, di cui 16.500 ricadenti in Veneto e 3.500 in Friuli Venezia Giulia. Ma il tavolo tecnico dei vini Prosecco convocato a gennaio ha mostrato che sussistevano le condizioni per autorizzare l’impianto di nuove viti atte a produrre la Doc Prosecco, per un massimo di 343 ettari.
Con questi risultati dunque la Regione potrà riconsiderare le domande per nuovi impianti e nuove licenze pervenute entro il 29 luglio e inizialmente accantonate.
Ad essere scontenti sono ora però gli ambientalisti, già indignati per la scelta regionale di convertire in agricole le aree boschive tutelate dal 1978 e che annunciano ora l’occupazione dell’ufficio del presidente della Regione Veneto come segno di protesta.

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