Cronaca

PADOVA: FALLISCE COLPO, IN MANETTE LADRA PROFESSIONISTA

Scritto da Redazione

Una quarantina fra furti e rapine, una ventina di alias i nomi di fantasia per coprire la propria identità: sono le caratteristiche della regina dei furti in appartamento arrestata ieri dal personale della squadra volante di Padova. Quello di Gianna Radulovic, 26 anni, senza fissa dimora, è un passato da professionista dello scasso. Finita per la prima volta nei guai da minorenne, quando appena sedicenne venne pizzicata a rubare a Fidenza negli ultimi dieci anni la donna ha collezionato una sfilza interminabile di arresti e denunce.

Una quarantina fra furti e rapine, una ventina di alias i nomi di fantasia per coprire la propria identità: sono le caratteristiche della regina dei furti in appartamento arrestata ieri dal personale della squadra volante di Padova. Quello di Gianna Radulovic, 26 anni, senza fissa dimora, è un passato da professionista dello scasso. Finita per la prima volta nei guai da minorenne, quando appena sedicenne venne pizzicata a rubare a Fidenza negli ultimi dieci anni la donna ha collezionato una sfilza interminabile di arresti e denunce.
Il probabile nuovo colpo questa volta però è fallito grazie all’astuzia di un residente di via Rizzo nel quartiere Arcella insospettito da alcuni rumori.
L’insolito trambusto ha porta l’uomo ad utilizzare lo spioncino per capire cosa stia succedendo al di la della propria porta. Ed è così che scopre la sagoma di una donna intenta ad alzare uno ad uno gli zerbini del piano. L’uomo capisce e si rivolge al 113. Ma quando sente che l’indesiderata ospite armeggia con più insistenza davanti ad un ingresso decide di affrontarla guadagnando tempo fino all’arrivo della polizia.
Nelle tasche della 26enne gli agenti scoprono 2 cacciavite e una chiave a pappagallo. Il portone d’ingresso del civico 49 risulta inoltre forzato. Le accuse sono di tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Ma la sorpresa maggiore arriva dagli accertamenti eseguiti in Questura che fanno emergere il suo passato da professionista. Un decennio dedicato alla microcriminalità con arresti e denunce provenienti da tutte le province del Veneto e dell’Emilia Romagna regioni in cui la donna ha operato in tutti questi anni.
Giudicata con rito direttissimo e condannata a 8 mesi di reclusione pena sospesa, la giovane è finita comunque in carcere, dovrà scontare 3 anni per l’esecuzione di due ordini di carcerazione emessi dalle Procure di Trento e Bolzano.

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