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PADOVA: NIENTE SHOPPING DOMENICALE

Scritto da Redazione

La raccolta firme contro le aperture dei negozi nei giorni festivi promossa da Confesercenti, Diocesi, Cgil, Cisl e Uil è giunta a quota 27 mila adesioni. Ma la campagna salva domenica sembra diventata quasi inutile visto che il centro storico mai come in questo periodo registra il più alto tasso di serrande abbassate. Salvo qualche eccezione, e le roccaforti rappresentate dai centri commerciali, ma quello è tutta un’altra storia, anche le più grosse catene dell’abbigliamento che in altre realtà italiane adottano l’apertura 7 giorni su 7 a Padova hanno capitolato.

La raccolta firme contro le aperture dei negozi nei giorni festivi promossa da Confesercenti, Diocesi, Cgil, Cisl e Uil è giunta a quota 27 mila adesioni. Ma la campagna salva domenica sembra diventata quasi inutile visto che il centro storico mai come in questo periodo registra il più alto tasso di serrande abbassate. Salvo qualche eccezione, e le roccaforti rappresentate dai centri commerciali, ma quello è tutta un’altra storia, anche le più grosse catene dell’abbigliamento che in altre realtà italiane adottano l’apertura 7 giorni su 7 a Padova hanno capitolato. E poco importa se alcuni mesi fa erano pronte a sfidare l’autorità rimediando oltre mille euro di multa, ora l’apertura domenicale non s’ha da fare.  E così nonostante ieri il centro fosse affollato, grazie anche alla giornata di sole, le serrande sono rimaste abbassate.
Secondo il presidente di Confesercenti, Nicola Rossi, a convincere i commercianti a non aprire la domenica sarebbero stati i conti fatti in passato. Ovvero la somma di bollette e pagamenti festivi delle commesse equiparati ai guadagni domenicali avrebbero fatto capire agli addetti del settore che non ne vale proprio la pena.
E nessuna eccezione rappresenta questo periodo. Nonostante i saldi infatti le aperture domenicali si sono trasformate in chiusure. Chi invece sembra andare controcorrente sono i venditori abusivi, che senza concorrenza, anche se va detto che la loro è sleale, imperversano nel salotto rappresentando di fatto l’unica, seppur illegale, possibilità di fare acquisti per gli shopping addicted della domenica.

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