Ha pagato con la vita la sua leggerezza di 13 enne il ragazzino vittima la scorsa settimana di un nodo scorsoio creato per gioco. Troppo gravi i danni neurologici riportati in quegli interminabili minuti in cui è rimasto senza ossigeno mentre i genitori e il fratellino più piccolo di due anni cercavano di liberarlo dalla trappola di spago.
Le sue condizioni sono apparse subito gravi ai medici del reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova dove era giunto la scorsa domenica e gli esami diagnostici a cui è stato sottoposto successivamente hanno rilevato un danno celebrale irreversibile.
Così a distanza di 7 giorni il piccolo corpo si è spento.
Una tragedia che ha colpito l’intera comunità della frazione di Selvazzano dove la famiglia vive ed è molto conosciuta. Difficile spiegare ai coetanei del 13 enne come quello che doveva essere solo un gioco si sia trasformato in tragedia.
La famiglia stretta nel proprio dolore questa mattina ha preso una delle decisioni più difficili, ma anche più generose che si possano immaginare quella di donare gli organi del loro primogenito. E c’è attesa per la data del funerale del piccolo che al momento non è ancora stata fissata.
