Cronaca

Territorio: boom di truffe

Scritto da Redazione

Una missione impossibile da compiersi oggi, ma monumenti a parte, dagli anni 60 al 2012 sembra non essere cambiato molto. E di truffatori, sicuramente meno simpatici di Totò, ma con pari fantasia si sente sempre più spesso parlare. Fra le truffe più gettonate quella del finto incidente stradale. Tamponamenti fittizi e poi l’immediata richiesta di danni senza passare per la costatazione amichevole. L’Ultima è accaduta solo qualche girono fa in Prato della Valle, dove un 50enne padovano, dopo essere stato urtato si è visto chiedere 100 euro per aggiustare il danno allo specchietto.

Una missione impossibile da compiersi oggi, ma monumenti a parte, dagli anni 60 al 2012 sembra non essere cambiato molto. E di truffatori, sicuramente meno simpatici di Totò, ma con pari fantasia si sente sempre più spesso parlare. Fra le truffe più gettonate quella del finto incidente stradale. Tamponamenti fittizi e poi l’immediata richiesta di danni senza passare per la costatazione amichevole. L’Ultima è accaduta solo qualche girono fa in Prato della Valle, dove un 50enne padovano, dopo essere stato urtato si è visto chiedere 100 euro per aggiustare il danno allo specchietto. Cifra elargita, salvo poi capire e sporgere denuncia alla più vicina caserma dei Carabinieri. Identificato il truffatore, un ragazzo milanese di 21anni, è stato denunciato.
Per appropriazione indebita è stato invece denunciato un cittadino romeno 47enne, residente a Tombolo. Licenziato ad agosto da una ditta di autotrasporti, dove lavorava come meccanico addetto alla manutenzione, il romeno dalle ridotte capacità (i mezzi che sistemava continuavano a mal funzionare) aveva in realtà messo in atto un sistema parallelo di reddito. Nei mesi di lavoro invece di sostituire le varie componenti meccaniche, lasciava sui mezzi da aggiustare i pezzi vecchi rivendendo quelli nuovi da sostituire.
E dalle truffe non si salvano nemmeno alberghi e negozi.
A Trebaseleghe un 70enne trevigiano è stato denunciato per essere sparito dopo aver soggiornato per tre notti in un hotel. L’idea di pagare il conto non l’aveva nemmeno sfiorato.
Tra le truffe più frequenti anche quelle realizzate grazie ad assegni scoperti.
A Massanzago un veneziano 50 enne ha acquistato un motocoltivatore pagando le 5600 euro dovute con un assegno la cui firma non corrispondeva affatto con quella depositata. Il titolare del negozio si è trovato così fra le mani un pezzo di carta di nessun valore.
Insomma è proprio il caso di dirlo, guardia alta e occhio alle truffe.

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