Territorio

Legambiente: Italia, allarme inquinamento

Dal rapporto 2012 dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’Ambiente, presentato a Bruxelles, relativo al periodo 2001-2010, emerge che l’Italia è tra i paesi che nel 2010 ha superato più spesso il valore limite annuale per le Pm10, ha sforato i limiti per il particolato, l’ozono e il monossido di carbonio, ma anche per quanto riguarda il nichel e il benzene, insieme all’Italia, maglia nera anche a Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia. Nel Belpaese c’é una vera e propria emergenza smog, una malattia cronica che colpisce tantissime città italiane e che non accenna a placarsi

Dal rapporto 2012 dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’Ambiente, presentato a Bruxelles, relativo al periodo 2001-2010, emerge che l’Italia è tra i paesi che nel 2010 ha superato più spesso il valore limite annuale per le Pm10, ha sforato i limiti per il particolato, l’ozono e il monossido di carbonio, ma anche per quanto riguarda il nichel e il benzene, insieme all’Italia, maglia nera anche a Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia. Nel Belpaese c’é una vera e propria emergenza smog, una malattia cronica che colpisce tantissime città italiane e che non accenna a placarsi. Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, sostiene che le cause di questo problema sono chiare e conosciute da tempo, ma si fa ancora troppo poco per arginare il problema. Nel 2011, sulle 82 città monitorate da Legambiente, 55 hanno esaurito i 35 superamenti all’anno del limite di legge giornaliero per la protezione umana del Pm10, senza contare che le sostanze emesse dagli scarichi delle autovetture, dagli impianti di riscaldamento e dai processi industriali sono altamente dannose per la salute. Anche Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’agenzia Ue dell’ambiente, ha commentato la situazione critica sul fronte smog , in Italia, ha sottolineato, ci sono città che preoccupano molto, e che sono andate oltre i limiti di ozono, polveri sottili e altri inquinanti, nella Pianura Padana in genere. Il problema dell’inquinamento nel Nord Italia, é legato alla topografia della regione, ma anche al fatto che l’Italia è un crocevia per le masse d’aria generate dai trasporti a lungo raggio ad Est, e questo comporta una responsabilità speciale, non solo di controllare molto bene le emissioni industriali ma anche con interventi per piani urbani, trasporti locali, trasporto merci e ferrovie. Secondo le stime, i cittadini europei pagano in termini di salute circa fra i 200 e 300 euro l’anno, a causa degli impianti industriali, di qui la necessità di agire in maniera importante sulla prevenzione.

 

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Redazione