Cronaca

Inps: 200mila pensionati dovranno restituire quattordicesima

Sono 200mila i pensionati che per un errore di calcolo dell’Inps dovranno restituire la quattordicesima percepita nel 2009 e nel 2010, per questo, le lettere preparate dall’Inps sono pronte per essere spedite, comprese quelle indirizzate ai dipendenti pubblici ex Inpdap. L’Inps nel 2009 ha erogato la quattordicesima, che variava da 336 a 504 euro a seconda dei casi, sulla base delle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente e delle domande pervenute, ed erano tutte corredate con l’auto-dichiarazione del contribuente

Sono 200mila i pensionati che per un errore di calcolo dell’Inps dovranno restituire la quattordicesima percepita nel 2009 e nel 2010, per questo, le lettere preparate dall’Inps sono pronte per essere spedite, comprese quelle indirizzate ai dipendenti pubblici ex Inpdap. L’Inps nel 2009 ha erogato la quattordicesima, che variava da 336 a 504 euro a seconda dei casi, sulla base delle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente e delle domande pervenute, ed erano tutte corredate con l’auto-dichiarazione del contribuente. Ma, a quanto pare, ci sono state 200 mila pratiche con i dati sul reddito sbagliati, e cioè, chi ha richiesto la quattordicesima dichiarando di averne diritto, ha certificato un reddito più basso di quello che aveva in realtà, e l’Inps se n’è accorto solo quando dall’Agenzia delle Entrate sono cominciate ad arrivare le dichiarazioni del modello Unico 2011 relative ai redditi 2010. Le 200mila lettere, con la richiesta di rimborso, saranno spedite ad ottobre. Dall’analisi dei redditi relativi all’anno 2009, si scriverà nella missiva, con la firma dei direttori provinciali dell’Inps, è risultato che Le è stata corrisposta una somma non dovuta. Siamo pertanto costretti a provvedere al recupero mediante trattenute mensili a partire da novembre 2012 per complessive 12 rate. Cordiali saluti, e, considerato che l’importo erogato a luglio di tre anni fa mediamente si aggirava intorno ai 380 euro, la trattenuta sarà di 31 euro.

 

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Redazione