Cronaca

Parto senza dolore: iniziativa ostetriche vicentine

Attualmente riservata alle partorienti con problemi di salute o a quelle benestanti pronte ad investire mille euro per evitare il dolore. L’epidurale al San Bortolo di Vicenza è finita sul banco degli imputati. Si perché fino ad oggi, e a differenza di altre realtà ospedaliere come quella di Thiene e Bassano , la parto analgesia è negata alla maggior parte delle partorienti. Così al grido de “Il dolore è uguale per tutti” un gruppo di ostetriche del San Bortolo si è armato di carta e penna allestendo un banchetto nell’atrio dell’ospedale

Attualmente riservata alle partorienti con problemi di salute o a quelle benestanti pronte ad investire mille euro per evitare il dolore. L’epidurale al San Bortolo di Vicenza è finita sul banco degli imputati. Si perché fino ad oggi, e a differenza di altre realtà ospedaliere come quella di Thiene e Bassano , la parto analgesia è negata alla maggior parte delle partorienti. Così al grido de “Il dolore è uguale per tutti” un gruppo di ostetriche del San Bortolo si è armato di carta e penna allestendo un banchetto nell’atrio dell’ospedale. L’idea  è di portare le firme in direzione generale perché si trovi una soluzione  al più presto.

“Crediamo” spiegano le promotrici “che un reparto di maternità ad alta affluenza e di eccellenza come quello di Vicenza non possa privarsi di un servizio di partoanalgesia gratuito e fruibile in ogni momento e da qualsiasi donna».

Com’è noto l’anestesia epidurale permette di dare alla luce un bambino in modo naturale, ma senza dolore.  Eppure oggi come oggi al San Bortolo ne hanno diritto donne con problemi medici come diabete, ipertensione, miopia grave, o quelle più fortunate che  pagano  per usufruire di questa prestazione in libera professione.

L’idea di un parto senza dolore è il sogno di ogni donna, sarà per questo che il banchetto ha ottenuto immediato successo e le firme si moltiplicano.

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Redazione