Territorio

Caldo: conseguenze di “Lucifero” anche sulle cime

Scritto da Redazione

Lucifero è arrivato in montagna portando con sé temperature a dir poco infernali anche lì dove regnano di solito i ghiacci con il risultato che di neve nemmeno l’ombra.
Una scomparsa a dir poco preoccupante. Le vette venete avevano già accusato il colpo di un inverno senza precipitazioni nevose e ora devono fare i conti con un temperature troppo elevate. In questi giorni in Marmolada a quota 3mila metri il termometro non è mai sceso sotto lo zero stabilizzandosi a più 10 gradi. Decisamente troppo.

Lucifero è arrivato in montagna portando con sé temperature a dir poco infernali anche lì dove regnano di solito i ghiacci con il risultato che di neve nemmeno l’ombra.
Una scomparsa a dir poco preoccupante. Le vette venete avevano già accusato il colpo di un inverno senza precipitazioni nevose e ora devono fare i conti con un temperature troppo elevate. In questi giorni in Marmolada a quota 3mila metri il termometro non è mai sceso sotto lo zero stabilizzandosi a più 10 gradi. Decisamente troppo.
A lanciare l’allarme è il centro valanghe di Arabba dell’Arpav che dati alla mano parla del terzo inverno più caldo dell’ultimo ventennio. Più scottanti di quella che stiamo vivendo sono state le estati del 2003 e del 1994.
La preoccupazione è per il venir meno dell’acqua dal momento che le piccole riserve rappresentate dai ghiaccia si stanno sciogliendo. Un problema che si riversa anche a Valle. Basta guardare i fiumi che registrano volumi invasabili sotto alla media anche del 50%.

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