Caldo e afa sono persistenti anche sulla nostra regione ma purtroppo, con l’aumento delle temperature, in molte località si registra anche lo sforamento dell’ozono. Questa sostanza arriva a livelli elevati quando il sole è molto forte la ventilazione è ridotta. Trovarlo nell’aria è normale ma la concentrazione deve restare entro certi parametri. Quando questi vengono superati iniziano i problemi per le persone più sensibili. Parliamo di chi soffre di qualche patologia, oppure i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani. Gli effetti di un elevata concentrazione di ozono si fanno sentire con bruciore agli occhi, lacrimazione, fastidio alle vie respiratorie. I fenomeni, successivamente, tendono a sparire con la diminuzione dei livelli di concentrazione, della componente gassosa, nell’aria. Le centraline predisposte da Arpav, in alcuni punti fissi delle città venete, sono costantemente aggiornate. Negli ultimi giorni, nel padovano, la soglia è stata abbondantemente superata arrivando a quota 196 su un massimo previsto di 180 µg/m3. Dati elevati sono stati riscontrati anche sui colli Euganei. Tutti i dati aggiornati, con le varie località, sono visibili sul sito di Arpav. Quando il livello ozono è alto, generalmente tra le ore 10 e le 18, è sconsigliato praticare lavori o sport all’aperto. Altro consiglio utile, per migliore l’ambiente domestico, è quello di areare bene casa durante le ore serali
