Furto bara Moressa:un arresto

Si sono aperte le porte del carcere di Padova per Leopoldo Mantoan, accusato di vilipendio di tomba e sottrazione di cadavere (artt. 408 e 411 C.P.). L’uomo, 32 anni, avrebbe trafugato la bara, dal cimitero di Cambroso, di Angelo Moressa e l’avrebbe nascosta in riva al Brenta, coperta  dalle foglie. La scoperta era stata fatta il 17 luglio, da alcuni pescatori che avevano dato l’allarme. In pochi giorni, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova hanno condotto una serie di indagini che hanno portato ad una perquisizione nella casa del trentaduenne e ad una verifica certosina all’interno del cimitero. I militari hanno raccolto elementi fondamentali a inchiodare Mantoan. In particolare nel garage è stato trovato il furgone che sarebbe stato usato per trasportare la bara. A conferma che si tratterebbe proprio di quel mezzo, alcuni frammenti ritrovati al cimitero e compatibili con quelli mancanti nel veicolo. Gli elementi raccolti hanno convinto il Sostituto Procuratore Dott. Roberto D’ANGELO, titolare dell’indagine, a richiedere con la massima urgenza una misura cautelare. La richiesta è stata quindi esaminata dal GIP Paola CAMERAN che ha condiviso l’impianto accusatorio emettendo un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, subito eseguita dai Carabinieri del Reparto Operativo di Padova. Le indagini proseguono alla ricerca di eventuali complici. Adesso resta da capire perché quella bara sia stata trafugata. Leopoldo Mantoan nutre nei confronti della vittima, uccisa nel 2005 e ancora senza un assassino, un grande odio. Al centro della vicenda ci sarebbero affari andati male nel settore immobiliare e non è escluso che nelle intenzioni dell’arrestato ci fosse quella di chiedere un riscatto.