Cronaca

Padova: polizia in moto contro lo spaccio in città

Veloci nel traffico, agili per muoversi nelle strette strade del centro cittadino. Le pattuglie Nibbio sono l’ultima risposta della Polizia Padovana allo spaccio di droga in città. A richiederne la presenza proprio la floridità del mercato dello stupefacente che in quest’estate sembra fiorente più che mai.
Ben Ahmed Hamed, questo il nome del tunisino finito in manette, aveva scelto per spacciare il muretto che delimita il sagrato del Duomo dalla piazza, ma molto spesso si spingeva fino all’ingresso della basilica.

Veloci nel traffico, agili per muoversi nelle strette strade del centro cittadino. Le pattuglie Nibbio sono l’ultima risposta della Polizia Padovana allo spaccio di droga in città. A richiederne la presenza proprio la floridità del mercato dello stupefacente che in quest’estate sembra fiorente più che mai.
Ben Ahmed Hamed, questo il nome del tunisino finito in manette, aveva scelto per spacciare il muretto che delimita il sagrato del Duomo dalla piazza, ma molto spesso si spingeva fino all’ingresso della basilica.
A denunciarne la presenza i fedeli infastiditi e preoccupati per la vicinanza dell’uomo con i tanti ragazzi che utilizzano quel luogo come punto di ritrovo.
Giovanissima infatti l’età di uno degli acquirenti del pusher un romeno 19 enne pizzicato dopo l’acquista di una dose di hascisc e per questo segnalato alla prefettura come consumatore.
Oltre al reato di detenzione ai fini di spaccio il 25enne dovrà rispondere anche per aver violato le norme sull’immigrazione. Accompagnato nel 2010 al confine di Ventimiglia per il rimpatrio il tunisino è rientrato in Italia prima di 5 anni violando di fatto la normativa vigente in materia. Allo stesso confine, assicurano dalla Questura, l’uomo verrà riaccompagnato non appena finirà di scontare la pena inflittagli con rito direttissimo sta mane.

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Redazione