Durante la presentazione della campagna “Mettiamoci in gioco”,è emerso che il gioco d’azzardo, è un fenomeno preoccupante che colpisce una fascia di popolazione che negli ultimi tempi soffre di difficoltà economiche, si è scoperto che soprattutto durante i giorni di ritiro della pensione, si registrano veri e propri picchi di aumento di gioco d’azzardo. In rappresentanza di Auser, l’associazione di volontariato e di promozione sociale impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani, Marica Guiducci, lo ha spiegato, annunciando l’iniziativa, insieme con Libera e Gruppo Abele, di elaborare un rapporto attraverso interviste ai propri iscritti per far crescere la consapevolezza sui rischi del gioco tra gli over 65.
Secondo dati di Libera e Eurispes, in Italia si stimano 800 mila persone dipendenti dal gioco, e quasi 2 milioni di giocatori a rischio. Giocano persone di tutte le età, e una grande percentuale di giocatori sono disoccupati e lavoratori precari. Nel 2011, in una condizione di piena crisi economica, si è speso nel gioco d’azzardo il 24% in più rispetto all’anno precedente. Si tratta di un’industria con un fatturato di circa 80 miliardi di euro a cui vanno aggiunti 10 miliardi di economia criminale, e questo fenomeno, ha sottolineato Marica Guiducci, sta oltrepassando la soglia dell’allarme sociale.
