Territorio

Turismo:settore in crisi

Scritto da Redazione

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, sostiene che il settore del turismo si trova in uno stato di grave recessione, dai dati, emerge una situazione difficilissima che evidenzia come nel giro di pochi mesi gli italiani, oberati dalla crisi, abbiano tagliato i consumi turistici senza distinzione di ceto o reddito. Da Federalberghi, arriva anche la richiesta, a Governo e parlamento di pensare di più alle esigenze del settore, e aiutare le imprese con incentivi fiscali sul fronte edilizio e occupazionale.

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, sostiene che il settore del turismo si trova in uno stato di grave recessione, dai dati, emerge una situazione difficilissima che evidenzia come nel giro di pochi mesi gli italiani, oberati dalla crisi, abbiano tagliato i consumi turistici senza distinzione di ceto o reddito. Da Federalberghi, arriva anche la richiesta, a Governo e parlamento di pensare di più alle esigenze del settore, e aiutare le imprese con incentivi fiscali sul fronte edilizio e occupazionale. Bernabò, ha sottolineato anche che l’incremento che gli stranieri hanno fatto segnare, riguarda essenzialmente le aree delle città d’arte e dello shopping, e penalizzano al momento le località marine e montane. Ma, se il settore risente della crisi economica, i dati dimostrano che la vacanza, per quanto rientri nei bisogni non primari, ha conquistato nel tempo un’importanza elevata nella gamma dei bisogni, tanto che è diventato difficile rinunciarvi. Da una ricerca effettuata da un’azienda di servizi per il turismo, emerge, come sia calato per gli italiani il budget da destinare alle vacanze. La fascia a reddito medio alto, predilige le strutture 4 stelle con costi sostenuti, ma che offrano una qualità dei servizi altrettanto elevata, questa fascia di clientela non ha particolari difficoltà a prenotare, avendo a disposizione un budget elevato, e seleziona attentamente sia il posto che la struttura. La fascia media, invece, che rappresentava la parte più consistente della clientela italiana, si è ridotta invece in modo considerevole, sia come numero che come capacità di spesa.
Ma non è solo la crisi economica, a condizionare il mercato turistico, tante zone, sono penalizzate dalla difficoltà di collegamento e dal costo elevato del trasporto, ma anche il fattore psicologico non è trascurabile, terremoti, alluvioni, instabilità politica, e minaccia di povertà, non sono sicuramente stimolo per pensare a vacanza e divertimento

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