Cronaca Territorio

Stipendi pubblici: possibile slittamento pagamenti a Venezia

Scritto da Redazione

Anche le casse di alcuni comuni piangono e le ripercussioni potrebbero portare a qualche slittamento nel pagamento dei dipendenti della pubblica amministrazione. Un sos per alcune realtà era sta lanciato ieri dall’Anci, oggi, la situazione appare nitida per il comune di Venezia. I problemi della gestione di una pubblica amministrazione sono quasi come quelli di un’azienda. Una volta si pensava al posto pubblico come ad una sorta di luogo intoccabile e sicuro, mentre oggi non è più così. A Ca’ Farsetti la situazione è delicata. Le casse comunali piangono e tra entrate e uscite che coincidono con i pagamenti degli stipendi resta un buco nero, senza soldi. All’appello mancherebbe poco più di 8 milioni di euro che devono arrivare dallo stato ma dove sono? I primi stipendi ad essere pagati sarebbero quelli dei dipendenti semplici, da 1000 euro al mese circa per capirci, mentre dirigenti e assessori aspetteranno il loro turno appena ci sarà la possibilità economica

Anche le casse di alcuni comuni piangono e le ripercussioni potrebbero portare a qualche slittamento nel pagamento dei dipendenti della pubblica amministrazione. Un sos per alcune realtà era sta lanciato ieri dall’Anci, oggi, la situazione appare nitida per il comune di Venezia. I problemi della gestione di una pubblica amministrazione sono quasi come quelli di un’azienda. Una volta si pensava al posto pubblico come ad una sorta di luogo intoccabile e sicuro,  mentre oggi non è più così. A Ca’ Farsetti la situazione è delicata. Le casse comunali piangono e tra entrate e uscite che coincidono con i pagamenti degli stipendi resta un buco nero, senza soldi. All’appello mancherebbe poco più di 8 milioni di euro che devono arrivare dallo stato ma dove sono? I primi stipendi ad essere pagati sarebbero quelli dei dipendenti semplici, da 1000 euro al mese circa per capirci, mentre dirigenti e assessori aspetteranno il loro turno appena ci sarà la possibilità economica. Uno dei problemi principali è rappresentato dal fatto che molte tasse applicate a livello locale che dovrebbero servire per gestire il territorio vanno prima a Roma e poi fanno il viaggio inverso tornando ai comuni. I tempi del viaggio di ritorno però non sono certi. Anche per l’Imu sarà così, il nuovo salasso per i cittadini prima andrà in capitale e poi tornerà a casa, pardon non nella propria, ma in quella del comune. Nessun allarmismo comunque si tratta solo di far coincidere i tempi tra entrate e uscite, come ci ha confermato il Vicesindaco Sandro Simionato.

 

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