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Ricorsi Fisco: nuove regole

Scritto da Redazione

Nuove regole da oggi per ricorrere contro gli accertamenti del fisco. Se prima per contrastare un atto emesso dall’agenzia delle Entrate ci si rivolgeva generalmente al giudice tributario adesso fino a 20mila euro, sarà obbligatorio attivare una nuova procedura di reclamo, la mediazione tributaria. In pratica se si riceve una contestazione fiscale da meno di 20mila euro e si vuole fare ricorso, prima bisogna tentare la strada della mediazione. Se non lo si farà pena l’inammissibilità del ricorso stesso. Una svolta non indifferente dunque nel rapporto fisco contribuente che nasce con l’obbiettivo di sgravare la giustizia tributaria della maggior parte dei contenziosi e consentirle così di essere più celere nell’esaminare quelli più “pesanti

Nuove regole da oggi per ricorrere contro gli accertamenti del fisco. Se prima per contrastare un atto emesso dall’agenzia delle Entrate ci si rivolgeva generalmente al giudice tributario adesso fino a 20mila euro, sarà obbligatorio attivare una nuova procedura di reclamo, la mediazione tributaria. In pratica se si riceve una contestazione fiscale da meno di 20mila euro e si vuole fare ricorso, prima bisogna tentare la strada della mediazione. Se non lo si farà pena l’inammissibilità del ricorso stesso. Una svolta non indifferente dunque nel rapporto fisco contribuente che nasce con l’obbiettivo di sgravare la giustizia tributaria della maggior parte dei contenziosi e consentirle così di essere più celere nell’esaminare quelli più “pesanti. Questo nuovo metodo però non convince proprio tutti. Per prima cosa perché il mediatore non è un soggetto terzo, ma gli uffici legali di quella stessa Agenzia delle entrate che, nel procedimento amministrativo, è anche controparte del contribuente. Alla proposta di inserire un vero e proprio mediatore terzo però il direttore dell’Agenzia delle entrate ha risposto che questa soluzione renderebbe l’istituto una sorta di inutile doppione del contenzioso davanti alle commissioni tributarie. Insomma un metodo nuovo, tutto da verificare. Quello che rimane da fare è dunque essere fiduciosi e sperare che queste modifiche contribuiscano a migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti

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