Cronaca

Pkk: due arresti nel padovano

Scritto da Redazione

Tentata estorsione aggravata da finalità di terrorismo internazionale. E’ l’accusa che ha portato in carcere questa mattina due cittadini di origine turca di 40 e 34 anni, residenti ad Albignasego. Secondo quanto accertato dagli agenti della Digos i due avevano il compito di riscuotere, attraverso le estorsioni, una sorta di “tassa rivoluzionaria” tra gli immigrati curdi in Italia. I fondi estorti soprattutto nei confronti di connazionali gestori di negozi di Kebab avrebbero infatti finanziato operazioni del Pkk movimento inserito nelle liste terroristiche europee che rivendica l’indipendenza del Kurdistan.
I due attivisti risiedevano nella provincia padovana con le rispettive famiglie, uno di loro gestiva un negozio di generi alimentari etnici in città. Secondo quanto emerso i due si spostavano in tutta Italia per le riscossioni del pizzo.

Tentata estorsione aggravata da finalità di terrorismo internazionale. E’ l’accusa che ha portato in carcere questa mattina due cittadini di origine turca di 40 e 34 anni, residenti ad Albignasego. Secondo quanto accertato dagli agenti della Digos i due avevano il compito di riscuotere, attraverso le estorsioni, una sorta di “tassa rivoluzionaria” tra gli immigrati curdi in Italia. I fondi estorti soprattutto nei confronti di connazionali gestori di negozi di Kebab avrebbero infatti finanziato operazioni del Pkk movimento inserito nelle liste terroristiche europee che rivendica l’indipendenza del Kurdistan.
I due attivisti risiedevano nella provincia padovana con le rispettive famiglie, uno di loro gestiva un negozio di generi alimentari etnici in città. Secondo quanto emerso i due si spostavano in tutta Italia per le riscossioni del pizzo.
Gli arresti operati stamane dalla Digos padovana rientrano in una più vasta operazione conclusasi con l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare in altrettante città d’Italia e otto perquisizioni domiciliari. L’indagine era partita qualche mese fa da Venezia dopo il violento pestaggio di un commerciante turco. Ulteriori accertamenti coordinati dalla procura distrettuale di Venezia hanno permesso alla Digos lagunare di accertare la matrice politica dell’episodio e di ricostruire il meccanismo di raccolta fondi della cellula operativa italiana.

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