Cronaca

Allarme siccità: agricoltori preoccupati

Scritto da Redazione

Gli agricoltori si agitano, perché sperano nella pioggia per scongiurare il rischio siccità, per ora è ancora un ipotesi che aleggia, ma lo scenario che si prospetta per i prossimi mesi non è incoraggiante, dopo un inverno a secco, la primavera da sola non potrà dissetare i terreni aridi dalle scarse piogge dei mesi passati. Le temperature che ci aspettano, potranno sfondare anche quota 20 gradi a fine marzo, ad aprile e maggio di acqua in arrivo se ne prevede pochissima, praticamente nulla. I fiumi sono a secco o quasi e laghi pure,  la paura è che la primavera avara di temporali e acquazzoni potrà complicare l’economia agricola.  L’esperto meteo, del Cnr-Ibimet, Massimiliano Pasqui, sostiene che anche con i rubinetti di casa bisognerà fare i conti, perché si rischia il razionamento,  il deficit pluviometrico del Centro-Nord, cominciato già questo inverno, cui sono mancate il 50% delle precipitazioni, potrebbe peggiorare con questo clima mite e secco, e non si potrà certo recuperare con l’estate, che si prevede nella norma. Il colonnello Mario Giuliacci  spiega che cosa succederà, nell’atmosfera sono presenti due anomalie, la Niña, ossia un notevole raffreddamento delle acque superficiali nel Pacifico equatoriale, la seconda è legata alla direzione dei venti al di sopra della fascia tropicale, che soffiano per dodici-quattordici mesi da est a ovest e in direzione opposta nei successivi dodici-quattordici. Attualmente questa rotta, detta Qbo, si trova nella fase di venti orientali, il che significa che durerà per altri cinque-sei mesi.

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