Cronaca

Droga: arrestata “ingoiatrice” padovana

Scritto da Redazione

Sono state le segnalazioni dei cittadini che hanno denunciato un via vai continuo nell’appartamento di Piazza Umberto 25 a Fontaniva a far scattare i controlli. E gli agenti della squadra mobile padovana si sono trovati davanti un caso senza precedenti. Daiana Pedron, 26 anni, già nota alle forze dell’ordine, dal viaggio in Marocco, compiuto appena due gironi fa, era ritornata con 86 ovuli di resina di marijuana, quasi un chilo di sostanza stupefacente trasportata con la tecnica dell’interna corpori. Al momento dell’arresto il suo stomaco conteneva ancora una parte, mentre gli ovuli già evacuati erano chiusi a chiave in una stanza in attesa di preparati per lo spaccio.

Sono state le segnalazioni dei cittadini che hanno denunciato un via vai continuo nell’appartamento di Piazza Umberto 25 a Fontaniva a far scattare i controlli. E gli agenti della squadra mobile padovana si sono trovati davanti un caso senza precedenti. Daiana Pedron, 26 anni, già nota alle forze dell’ordine, dal viaggio in Marocco, compiuto appena due gironi fa, era ritornata con 86 ovuli di resina di marijuana, quasi un chilo di sostanza stupefacente trasportata con la tecnica dell’interna corpori. Al momento dell’arresto il suo stomaco conteneva ancora una parte, mentre gli ovuli già evacuati erano chiusi a chiave in una stanza in attesa di preparati per lo spaccio.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori la giovane donna da sola si occupava direttamente di acquisto, trasporto e spaccio della resina stupefacente gestendo un business dalle cifre importanti.
La resina di marijuana può essere fumata direttamente mescolata al tabacco o sciolta per essere fumata pura. Nell’appartamento occupato dalla  giovane e dal fidanzato, denunciato a piede libero, gli investigatori hanno trovato anche un agendina con appuntato i nomi degli acquirenti fra cui figurerebbero molti giovani dell’alta padovana, che verranno interrogati nei prossimi giorni.
Quello che resta ancora da chiarire è come la 26enne sia entrata in contatto con i coltivatori marocchini

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