Cronaca

Università Pd: cerimonia apertura 790° anno accademico

Scritto da Redazione

Grande cerimonia di apertura del 790° anno accademico dell’Università di Padova. Cerimonia tenutasi nel pomeriggio in aula Magna al Bo alla quale era presente insieme alle autorità cittadine e studentesche il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo; ospite in mattinata dell’inaugurazione di un altro anno accademico, quello dell’ateneo di Verona, dove è stato accolto da militanti di destra, all’esterno dell’Università e dentro lo stabile

Grande cerimonia di apertura del 790° anno accademico dell’Università di Padova. Cerimonia tenutasi nel pomeriggio in aula Magna al Bo alla quale era presente insieme alle autorità cittadine e studentesche il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo; ospite in mattinata dell’inaugurazione di un altro anno accademico, quello dell’ateneo di Verona, dove è stato accolto da militanti di destra, all’esterno dell’Università e dentro lo stabile. Momenti di tensione dunque a Verona con due poliziotti, riferisce la Digos, rimasti contusi negli scontri con i manifestanti. Circa venti giovani sono stati identificati, e verranno denunciati dalla Digos per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. A Padova invece è andata meglio. Anche qua studenti e membri del centro sociale Pedro hanno atteso il ministro con striscioni e slogan di protesta ma non si è registrato fortunatamente alcuno scontro di rilievo. Per quanto riguarda invece la cerimonia nell’aula Magna il primo a prendere la parola è stato il magnifico rettore Giuseppe Zaccaria che ha sottolineato come il 2011 si sia rivelato un anno particolarmente difficile ed impegnativo soprattutto sul fronte economico. A seguire l’intervento del direttore generale Giuseppe Barbieri e poi del presidente del consiglio degli studenti. Infine la parola è passata al ministro Profumo che ha ribadito il concetto che tagli all’Università di Padova come in quella di Verona quest’anno non ce ne saranno, ci sarà invece la stabilità e si recupererà una quota di risorse per il diritto allo studio.

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