Cronaca

Richieste canone Rai: caos tra professionisti e commercianti

Scritto da Redazione

Una lettera della Rai dal seguente contenuto “La informiamo che le vigenti disposizioni normative impongono l’obbligo del pagamento di un abbonamento speciale a chiunque detenga uno o più apparecchi adattabili alla ricezione di trasmissione radiotelevisiva al di fuori dell’ambito familiare, compresi computer collegati in rete”. È quella che sta arrivando in queste ore a pressochè tutte le attività, dai medici, agli imprenditori associati Ascom, agli iscritti a Confartigianato e così via. Questi sono invitati a pagare un abbonamento speciale alla televisione dato che ormai tutti posseggono un collegamento a internet e si sa con internet si può accedere ai programmi in streaming che offre la Rai Online. Nello specifico si tratta di un canone da 470 euro.

Una lettera della Rai dal seguente contenuto “La informiamo che le vigenti disposizioni normative impongono l’obbligo del pagamento di un abbonamento speciale a chiunque detenga uno o più apparecchi adattabili alla ricezione di trasmissione radiotelevisiva al di fuori dell’ambito familiare, compresi computer collegati in rete”. È quella che sta arrivando in queste ore a pressochè tutte le attività, dai medici, agli imprenditori associati Ascom, agli iscritti a Confartigianato e così via. Questi sono invitati a pagare un abbonamento speciale alla televisione dato che ormai tutti posseggono un collegamento a internet e si sa con internet si può accedere ai programmi in streaming che offre la Rai Online. Nello specifico si tratta di un canone da 470 euro. “Finché anteporremo le tasse allo sviluppo, non credo potremo pensare di uscire dalla crisi”: queste le parole del presidente dell’Ascom di Padova, Fernando Zilio, che sostiene che nonostante in uno strumento come il computer sia consentito di collegarsi anche alla tv non può essere un utilizzo accessorio quello che diventa basilare per applicarci sopra una tassa che, vista l’esosità, finisce per costare più del computer stesso”. Dello stesso parere Confartigianato che è pronta sotto la guida Presidente del Gruppo Giovani di Confartigianato Imprese Veneto Sandro Venzo ad inviare cartoline-protesta al ministro Passera. “La cosa assurda”, ha detto Venzo, è che lo stesso Stato che ha obbligato le imprese ad informatizzarsi per rispondere alla burocrazia on-line, ora pretende di tassare gli imprenditori proprio perché si sono attrezzati”. Ma non saranno solo gli imprenditori a dove pagare il maxicanone. Anche medici e veterinari infatti stanno ricevendo lo stesso bollettino dalla Rai. Domenico Crisarà, numero uno della federazione medici di medicina generale di Padova invita i colleghi a staccare i modem in segno di protesta. “Per fare i medici non abbiamo bisogno della connessione internet e per stampare le impegnative non ci serve alcun collegamento alla rete web.” Infine Rete Imprese Italia ha calcolato che quasi 5 milioni di aziende italiane dovranno sborsare ben 980 milioni di euro.
Chi non pagherà sarà soggetto a pesanti sanzioni e a controlli da parte degli organi di vigilanza.

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