Cronaca

Delitto Pieve di Soligo: si indaga su vita privata della vittima

Scritto da Redazione

Si cerca il movente dell’omicidio di Emanuele Simonetto, 50 anni caporeparto di una ditta di verniciatura di mobili a Pieve di Soligo, freddato l’altra sera nel parcheggio dell’azienda con 2 colpi di pistola. I carabinieri di Treviso stanno mettendo al vaglio tutte le ipotesi anche se si indaga soprattutto sulla vita privata dell’uomo. Simonetto separato ormai da anni, da pochi mesi aveva appena interrotto una nuova relazione e viveva da solo. Si scava quindi sulle amicizie, sulle frequentazioni extra-professionali. Quello che al momento sembra improbabile è che il 50anne avesse qualche problema all’interno dell’ambito lavorativo. Mai una tensione con i dipendenti o i colleghi che lo descrivono come una persona capace e irreprensibile, gioviale e affabile. Si tenderebbe dunque ad escludere possibili ritorsioni da parte del personale dell’azienda. Intanto il modus operandi dell’efferato assassinio fa sicuramente pensare ad un’esecuzione premeditata e fredda e non ad una lite degenerata. L’omicida infatti sapeva a che ora sarebbe uscito dall’azienda Simonetto e sapeva anche che a quell’ora sarebbe stato solo. Ha così aspettato che l’uomo entrasse nella sua Opel Astra per poi sbarrargli la strada e sparare due o tre colpi i pistola. Il primo ha infranto il parabrezza colpendo il 50enne al torace, il secondo invece l’ha preso al fianco mentre tentava di fuggire. A dare l’allarme un operaio della ditta accanto che ha sentito i colpi secchi e affacciatosi alla finestra ha fatto la macabra scoperta. Quando sono giunti i carabinieri hanno trovato il caporeparto steso sull’asfalto dietro la ruota posteriore dell’auto che aveva ancora la portiera del lato guida aperta. In queste ore i militari stanno sentendo amici familiari e colleghi della vittima. Hanno anche perquisito qualche abitazione, oltre al luogo di lavoro dove è stato sequestrato il computer di Simonetto. Sono poi stati inviati alcuni reperti biologici trovati nel luogo del delitto al Ris di Parma. Intanto per domani è prevista l’autopsia del corpo che permetterà di recuperare le ogive dei proiettili in modo da capire anche il tipo di arma usata dall’assassino.

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