80 pescherecci, 300 marittimi bloccati nel Porto di Pila in provincia di Rovigo insabbiato causa maree straordinarie e’ questo il motivo che ha spinto gli operatori del settore a mobilitarsi oggi a Venezia. Una delegazione composta da qualche centinaio di pescatori con i rappresentanti di cooperative e associazioni insieme ad Impresa Pesca Coldiretti che in questa area fattura 20 milioni. Dopo l’incontro a Palazzo Ferro Fini con alcuni consiglieri regionali, un gruppo ristretto guidato dal direttore Coldiretti Veneto Pietro Piccioni e’ stato ricevuto a Palazzo Balbi dall’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, dalla collega delle Infrastrutture Elisa De Berti e quello alla Cultura Urbanistica e Parchi Cristiano Corazzari. La Regione Veneto garantisce l’ennesimo intervento di somma urgenza – e’ stato annunciato – e sta operando non solo in emergenza ma con una programmazione ragionata. Su questa scelta convergono i vertici di Coldiretti Impresa Pesca che – come ha ricordato Piccioni – avevano chiesto in una riunione preliminare operazioni infrastrutturali permanenti come avviene ormai per tutti i porti italiani. Sullo stop ad interventi tampone che alla prima mareggiata annullano vanificando, di fatto, le risorse pubbliche impiegate hanno concordato tutti i presenti accogliendo la proposta di un confronto con il nuovo Governo sull’ipotesi di una soluzione definita che metta in sicurezza mezzi e capitale umano.