Cronaca

“Aeroporto di Venezia: ultima fermata per i corrieri di valuta.”

Solo negli ultimi 2 mesi le Fiamme Gialle della Compagnia di Tessera, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno scoperto, occultati in maniera più o meno accorta tra i bagagli al seguito, oltre 4,2 milioni di euro in denaro contante eccedenti la somma consentita pari a 10 mila euro. In particolare, la stringente attività di controllo svolta dai finanzieri e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane in servizio presso l’Aeroporto lagunare ha permesso di evitare che circa 1,7 milioni di euro “lasciassero l’Italia” in maniera occulta. Mentre sono oltre 128 i passeggeri provenienti o in partenza da località europee o internazionali, scoperti con valuta oltre soglia al seguito. Corrieri senza scrupoli si servono di sistemi di occultamento sempre più artefatti e insospettabili. Tra i casi: una mamma cinese in viaggio con i suoi due figli che nel bagaglio a mano, tra comuni pannolini ed assorbenti, nascondeva circa 30 mila euro. Degno di menzione è anche il controllo effettuato su un imprenditore italiano in arrivo da Lisbona che, nel tentativo di eludere i controlli doganali, indossava due paia di calzini tra i quali nascondeva oltre 17 mila euro. L’interesse per i soggetti fermati “in frontiera”, laddove titolari di “attività” in Italia o anche semplicemente residenti, va ben oltre il controllo doganale: infatti la posizione fiscale e patrimoniale dei “furbetti” viene immediatamente affidata all’attenzione dei Reparti territoriali, che svolgono gli opportuni accertamenti, anche di natura fiscale. Va, infine, sottolineato che in un periodo storico come quello attuale non è consentito abbassare la guardia su fenomeni di questo tipo. La sicurezza del Paese e dei cittadini passa anche dal controllo dei flussi finanziari illeciti che, attraverso canali apparentemente insospettabili, potrebbero anche alimentare pericolose attività criminali ultra-nazionali.

 

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Redazione